E poi è quasi primavera
Nel gennaio interminabile che ci siamo lasciati alle spalle combattendo col virus e con le quarantene la redazione è riuscita a costruire un numero che, mi pare, non somiglia a niente di ciò che abbiamo fatto finora. “Luoghi Comuni” cambia pelle in continuazione, perché pian piano cambia il mosaico a cui stiamo lavorando per raccontare la parte di città a cui abbiamo cominciato a dedicarci, era maggio, ormai quasi un anno fa. E poi perché, lo vedrete nelle prossime pagine, a fare il giornale contribuiscono forze nuove. Ad ogni modo, con la primavera che si avvicina si avvicina anche, speriamo, e anche a Perugia come in tutto il Paese, una nuova fase per la vita sociale. Il giornale che state sfogliando è nato nel cuore dell’inverno, in un clima scuro, da libertà vigilata, lo abbiamo costruito senza incontrarci di persona: il mosaico che abbiamo in mente, adesso, è prima di tutto quello che riempie i nostri schermi in occasione delle riunioni di redazione on-line. Però negli articoli di quest’oscurità ci sono pochissime tracce. Marta, che è nuova, ha scritto un pezzo molto luminoso su via del Macello, dove vive, e felicemente, da più di vent’anni. Un posto complicato, ma non per questo sbagliato. La bella copertina di Ilaria Catrana rende alla perfezione l’idea dei guizzi di cui questo quartiere è capace.
C’è poi è un’altra Ilaria, anche lei nuova arrivata, che vi presenta Aziz, il Portiere di quartiere di Ponte della Pietra, fresco di nomina. Abbiamo quindi chiesto a Claudio Ferracci di raccontarci con una striscia a fumetti la storia della Biblioteca delle Nuvole, uno dei gioielli della città, che si è da poco trasferita a Fontivegge dopo una vita nella vecchia sede di Madonna Alta. Federica ha cercato di capire quali sono i servizi per chi a Perugia non ha un tetto sotto cui dormire: il Comune, la Caritas, la cooperativa Borgorete offrono letti e, dove possibile, stimoli. E poi il Grocco, di cui si è occupata Eleonora. Sospettiamo che pochissimi perugini siano coscienti delle grandi potenzialità di questo parco che sorge appena fuori dal centro storico. Fabrizio, nel suo Passo Lungo, si interroga su cosa offre la città a coloro che hanno passato i sessantacinque anni, e che nel 2030 saranno un terzo della popolazione, al di là dei servizi sociosanitari. E poi vi diamo conto del questionario sui nuclei familiari e dell’attività di bilancio delle competenze degli adolescenti elaborati da Acli e Auriga, del percorso che porterà a individuare il Portiere di quartiere della zona delle Fonti e del progetto di riqualificazione urbana di Comune e Università. Come sempre, fateci sapere cosa ne pensate.
Articolo di Giovanni Dozzini
Foto di David Montiel