Il Csg è da oltre quindici anni un punto di riferimento per i giovani di Perugia
“Il luogo dove si incontrano le idee”: così ci piace definire il CSG quando dobbiamo presentarlo in due parole. Uno spazio che per sua natura vuole creare reti e coltivare relazioni, tra ragazzi, tra servizi, tra realtà che abitano il territorio promuovendo iniziative per i giovani e per la cittadinanza. Un poliedrico microcosmo dove quotidianamente si intrecciano persone e progetti.
Ma facciamo un passo indietro: il Centro Servizi Giovani (CSG) è un servizio del Comune di Perugia, afferente all’Ufficio Informagiovani e Politiche Giovanili e gestito dall’RTI di cooperative sociali Borgorete, Nuova Dimensione e Polis. È nato nel 2009 con l’obiettivo di offrire alla fascia d’età 14-30 anni un luogo polifunzionale di incontro, socializzazione, informazione e progettualità, per provare a rispondere a differenti bisogni di adolescenti e giovani adulti. In linea con ciò, si configura come spazio ibrido: al suo interno convivono e si incrociano un front office di informazione e orientamento, laboratori artistici e creativi, un’area dedicata al relax e all’aggregazione, un laboratorio di italiano per cittadini stranieri, progetti di promozione della salute e peer education, incontri tematici ed eventi.
Lo spazio è aperto e gratuito e i giovani dai 14 anni in su possono accedervi liberamente, prendendo parte alle attività in essere o semplicemente incontrandosi e passando del tempo insieme. Ed è proprio in questi interstizi di socialità e informalità che spesso nascono le idee più feconde e si sviluppano nuove potenzialità e progetti: crediamo infatti che il nostro compito, come educatori e operatori sociali, non sia tanto o solo quello di proporre attività già confezionate, ma piuttosto quello di essere presenti e ricettivi rispetto ai bisogni dei ragazzi e al tempo stesso costruire un contesto accogliente e abilitante, dove ogni giovane possa sentirsi libero di esprimere se stesso, di portare proposte, di informarsi sulle opportunità offerte dal territorio e di perseguire passioni e interessi, trovando supporto e risorse per coltivarli. In questi suoi primi 16 anni di vita, il CSG ha subito naturali evoluzioni, cambi di operatori, qualche breve chiusura e da ultimo un incendio, ma è sempre rimasto fedele alla sua visione di fondo: fare le cose con i giovani e non solo per i giovani.
La chiave di volta di questo tipo di approccio l’abbiamo anticipata all’inizio: è la relazione. Relazione tra educatori e giovani in primis, quella che si instaura nell’incontro quotidiano, nella conoscenza reciproca, nel tentativo di offrire stimoli e al tempo stesso di raccogliere quelli che arrivano da loro, nella presenza e nella disponibilità ad ascoltare, supportare e anche a lasciare spazio. Relazione tra i ragazzi che frequentano il centro, dando vita a uno scambio arricchente tra età, interessi e storie diverse.
E non solo. Relazione anche come rete: quella che mette insieme servizi, scuole, USL, associazioni e gruppi che a vario titolo si occupano di adolescenza e politiche giovanili, ma anche di educazione, salute, cultura, diritti. Il CSG, da sempre, coltiva collaborazioni e costruisce progettualità condivise sul territorio, nella convinzione che per dare una risposta efficace ai bisogni sfaccettati della fascia giovanile sia fondamentale lavorare insieme e adottare un approccio multidisciplinare, non chiudersi nel proprio piccolo orticello, ma offrire all’utenza nuove possibilità e potenzialità grazie a questa rete articolata e in evoluzione. Citiamo, per fare un esempio, la sinergia instaurata con la Promozione della Salute dell’USL Umbria 1, con la quale portiamo avanti progetti di peer education nelle scuole superiori del territorio, incontrando mensilmente centinaia di ragazzi e supportandoli nel realizzare attività di sensibilizzazione e promozione del benessere rivolte ai propri pari.
E la rete non è solo cittadina, si estende alle altre zone dell’Umbria grazie ai progetti che il CSG coordina a livello regionale: YAU, che si occupa di peer education attraverso i social, e MUG, il Magazine Umbria Giovani, che racconta i nostri territori attraverso le penne di giovani redattori.
Queste e altre attività sono in cantiere per i mesi a venire, raccontarle tutte sarebbe impossibile in queste poche righe: l’invito è a venire a scoprirle di persona. Il CSG è in Via Settevalli 11, all’interno del Complesso Ottagono, proprio dietro la stazione di Fontivegge, e siamo convinti che il luogo in cui ci troviamo non sia irrilevante: in un quartiere di cui troppo spesso si parla solo per citare fatti di cronaca o episodi di degrado, c’è un presidio di socialità e creatività, che prova a fare la differenza.
Quello che ci preme, quindi, è far sapere ad adolescenti e giovani che in città c’è uno spazio per loro, dove poter chiedere informazioni e supporto, dove poter frequentare laboratori, corsi, attività creative, dove partecipare a progetti, ma soprattutto dove poter dire la propria e portare proposte. Il CSG è un contenitore, l’idea è quella di riempirlo insieme.
Ludovica Novelli
operatrice del Csg