In filigrana, sfogliando questo numero di “Luoghi Comuni”, si vede un disegno, e secondo noi è il disegno di un territorio che ha un grande bisogno di raccontarsi. E di farlo prendendosi il tempo necessario, con pazienza. Noi lo abbiamo capito presto, mettendoci a batterlo, iniziando a cercare persone con cui condividere il nostro, di tempo, e a vedere in che modo avremmo potuto davvero svolgere, insieme a loro, una funzione sociale prima ancora che narrativa. Lo spirito di “Luoghi Comuni” è da sempre solleticato da questa pretesa, d’altronde: pensiamo di essere una forma di welfare, soldi spesi bene per il benessere dalla comunità, possibilmente pubblici, perché i soldi pubblici non hanno bisogno di passare all’incasso. Il progetto Tralci per noi è una benedizione, naturalmente laica, e ci permette di conoscere molte realtà e imparare molte cose. Il passo successivo è girare tutto ai nostri lettori. Mi pare che per il momento funzioni.
Mentre scrivo stanno poi per partire i laboratori distribuiti nei quattro comuni coinvolti, quelli di teatro, in realtà, sono partiti già. La notizie è certa: la gente vuole fare teatro, vuole fare fotografia, vuole capire come si fa un fumetto, o un murale, o come si canta in un coro. E la gente, questo lo potete leggere nelle prossime pagine, vuole andare al cinema, e non per forza in cinema che sembrano astronavi arenate sulla Terra: a Magione ha riaperto il vecchio Carpine, per esempio, a Castiglione del Lago il Caporali si è tirato a lucido. Da una sponda all’altra del Trasimeno, due eccezioni che potrebbero, chissà, diventare l’inizio di una regola. Poi vi parliamo di libri, con la storia dei Gruppi di lettura della biblioteca “Gianni Rodari” di San Mariano, e ancora di scuola, con gli approfondimenti sull’associazione Rolando Ferri di Magione e sul Doposcuola Popolare di Perugia. Infine, sempre a Perugia, ci siamo fatti dire come sta il Csg, uno dei fiori all’occhiello delle politiche giovanili del Comune. È un mondo variegato, e la striscia a fumetti di Claudio Ferracci ne è il corollario ideale. Per prenderla un po’ a ridere, ma molto seriamente.
Il nostro viaggio, tuttavia, è appena cominciato. Noi continuiamo a cercare, a domandare, a proporre, ma speriamo che siano soprattutto le donne e gli uomini di Castiglione del Lago, di Magione, di Corciano e di Perugia, a farsi avanti. Ditecelo voi, quali sono le storie che vale la pena raccontare. Noi siamo qua, sempre in movimento, ma sapremo farci trovare.