Ci risiamo. Sono passati quasi sei anni da quando è uscito l’ultimo numero di “Luoghi Comuni”. Nel 2015 il mondo era tutta un’altra cosa, Perugia era tutta un’altra cosa, noi eravamo tutta un’altra cosa. Mi piace pensare che in questo tempo lo spirito del giornale abbia continuato ad alimentarsi nel modo di fare e di vedere le cose di chi è stato coinvolto in qualche modo in quell’avventura. Forse è davvero così. Forse lo è solo in parte, perché le esperienze si susseguono e si corrompono e cambiano natura anche nella memoria, per forza. Di sicuro oggi siamo di nuovo qui.
“Luoghi Comuni” torna per raccontare Perugia, anche se le nostre energie si concentreranno soprattutto su una porzione di città ben definita: quella che, grossomodo, va dalla Pallotta a Ponte della Pietra, passando per via Fonti Coperte, Fontivegge, Madonna Alta. Perché se “Luoghi Comuni” riprende la sua corsa è grazie al progetto in cui è stato inserito nella sua nuova veste, ovvero quello che riguarda l’asse “Inclusione sociale attiva-lotta alla povertà” dell’Agenda Urbana. Il magazine, innanzitutto, diventerà bimestrale, e andrà avanti fino almeno all’estate del 2022. Poi si vedrà. Nei prossimi mesi daremo conto di quello che accade di buono e di stimolante nel territorio, come abbiamo sempre fatto, e poi di tutte le iniziative portate avanti dai tanti soggetti coinvolti nel progetto, che a sua volta è suddisiviso in tre sotto-progetti: Educativa territoriale, Centro per le famiglie, Innovazione sociale. In questo numero 0 troverete le interviste ai loro referenti e l’intervento dell’assessore alle Politiche sociali del Comune di Perugia Edi Cicchi, troverete testimonianze di funzionari pubblici e di preti, e storie di fontane, di piazze, di osterie, librerie, associazioni, orti e portieri sociali. Troverete un lungo viaggio negli spazi vuoti della parte di città che si estende dal centro alle campagne intorno all’ospedale, e una mappa per provare a cambiare il senso del vostro senso dell’orientamento.
Il racconto di “Luoghi Comuni” procederà anche sul web, nel nostro sito www.luoghicomunimagazine.it, e nei social, su Facebook e Instagram, e saremo sempre noi a organizzare una incredibile residenza letteraria che prenderà forma negli ultimi giorni di luglio. Nella nostra redazione, magicamente, sono riusciti a riannodarsi alcuni fili lasciati in sospeso sei anni fa, mentre altri ne sono spuntati e continueranno a spuntare. Noi siamo convinti di poter fare un buon lavoro. Perché questo accada, naturalmente, abbiamo un grande bisogno di voi. Leggeteci, cercateci, fatevi avanti con le vostre proposte e le vostre obiezioni. Il racconto di un territorio è un processo graduale e plurale dagli esiti mutevoli e quasi sempre sorprendenti. Ci divertiremo.