La solitudine delle madri, e come farci i conti

Lotus Nascita di Perugia accompagna da anni le famiglie in tutte le delicate fasi prima e dopo una nuova nascita

“Insieme a un figlio, nasce anche una mamma. E si diventa molto sole, all’improvviso”. Te lo ripetono spesso, quando resti incinta. Scopri che è vero soltanto dopo, quando esperisci sulla pelle, oltre alla bellezza e allo stupore di essere madre, anche le sue ansie, paure e stanchezza. La solitudine si condensa nelle risposte che non sai darti, nelle richieste incomprensibili di una creatura a cui devi dedicarti totalmente, all’improvviso. Lo scambio con altre donne, allora, diventa fondamentale per non recintarti in una gabbia emotiva; e uscire, incontrare delle sconosciute al Percorso Verde – tutte trascinanti carrozzine, cariche di borse, pronte a ogni evenienza neonatale – si tramuta nella conoscenza di compagne di avventura.

Di questi incontri-passeggiate, dopo lo stop dovuto al Covid, si sta ripopolando il calendario dell’associazione Lotus Nascita, nata nel 2013 dall’incontro di alcune ostetriche, tra cui la presidente Romina Forchettino. Una decina d’anni fa, durante lo svolgimento dei percorsi-nascita da loro programmati per le famiglie, queste professioniste si sono rese conto di quanto fosse necessario andare oltre e dotarsi di un’identità associativa: “Col tempo ci è diventato chiaro quanto potesse essere importante fornire alle mamme e ai papà non solo un’assistenza ostetrica, che solitamente viene data in un lasso di tempo ben preciso, dalla gravidanza a un anno di vita del bambino, quanto creare una comunità di riferimento, un luogo dove essere accolti e nel quale continuare a rapportarsi a lungo. Volevamo che durante gli incontri fossero anche i genitori stessi a scambiarsi consigli su qualsiasi aspetto che esulasse dalla materia prettamente ostetrica”.

Lucia Pugliese, psicoterapeuta, insegnante di yoga e vicepresidente dell’associazione, è subentrata dopo nell’organizzazione proprio per garantire una prospettiva professionale nel supporto psicologico ed emotivo dato alle famiglie: “Oggi le donne presentano maggiori conoscenze sulla maternità, ma a quest’aumentata consapevolezza si sono unite anche più insicurezze. Pure i padri, che devono riformulare il loro ruolo a causa dei cambiamenti della società, hanno bisogno di una guida per comprendere come collocarsi nell’assetto famigliare. È in tal senso che Lotus si muove, creando delle occasioni di confronto tra persone che vivono un’esperienza di genitorialità e permettendo loro di districare così i propri dubbi. La conversazione è lo strumento migliore per far emergere soluzioni a problemi comuni, che ognuno risolve in maniera diversa”.

Lotus Nascita, che al momento non ha un’unica sede operativa, collabora con diverse organizzazioni e professionisti di vario tipo, da nutrizionisti a danza-terapeuti, per dare uno stampo multidisciplinare alle attività proposte. Un esempio è stata la passeggiata al Bosco di Collestrada promossa insieme alle autrici del libro Un bebè nel branco, la doula Chiara de Filippi e l’educatrice cinofila Claudia Enas, che a loro volta credono nel bisogno di generare scambi tra famiglie e potenziare le risorse nascoste dei singoli individui che ne fanno parte. “Il libro che abbiamo scritto contiene delle linee guida su come favorire una convivenza armoniosa tra i membri delle famiglie che includono amici a quattro zampe. Ma la divulgazione e la formazione sono solo una parte del nostro lavoro: le passeggiate e i seminari, costellati di attività strutturate da far svolgere a genitori, cani e figli, sono il presupposto per la costruzione di reti di persone. Gli incontri permettono lo scardinamento dei luoghi comuni sull’arrivo di un nuovo nato e la presenza di un cane, e fanno esprimere il potenziale inespresso di chi vi partecipa e resta così in contatto”, ha raccontato Claudia.

La passeggiata tra i viali del parco si interrompe. Le mamme si fermano sul prato, vi stendono sopra alcune coperte; su di esse i piccoli ancora svegli giocano coi capelli delle donne, piegate su di loro in una posizione di yoga. I batuffoli dei pioppi cadono come neve di primavera, e gli esercizi di respirazione condotti da Lucia si intervallano a domande e risate. È un momento di condivisione anche se non si ha nulla da chiedere o a cui rispondere. Basta guardarsi negli occhi e riconoscersi.

Articolo di Ivana Finocchiaro