Fa’ la cosa giusta! è pronta a tornare
Per partecipare alla seconda edizione della fiera del consumo consapevole c’è tempo fino al 31 luglioLo scorso anno andò alla grande. Adesso è il momento di farsi avanti per partecipare alla seconda edizione in programma dal 2 al 4 ottobre prossimi. C’è tempo fino al 31 luglio: chiunque volesse esporre in fiera non deve far altro che chiedere informazioni scrivendo a espositori@falacosagiustaumbria.it. Ecco di cosa stiamo parlando. Fa’ la cosa giusta! Una manifestazione totalmente dedicata al consumo consapevole e agli stili di vita sostenibili. È nata dodici anni fa a Milano per iniziativa dell’editore Terre di Mezzo, e nel 2014 è sbarcata anche al centro espositivo Umbriafiere di Bastia Umbra con una versione locale che per qualità e contenuti ha poco da invidiare all’originale.
Dibattiti, performance, attività per le scuole, workshop, e una mostra mercato che mette insieme produttori a km zero, società di servizi innovative e operatori del sociale. I numeri della prima edizione sono notevoli: oltre 10mila presenze, 170 aziende, 5mila metri quadrati di spazio allestito all’interno, più di 50 partner, 200 iniziative gratuite e 500 studenti coinvolti. Frutto di un processo partecipato in grado di coinvolgere molti soggetti della società civile regionale. Nel comitato promotore figurano Acli, Arci, Cittadinanzattiva, Cgil, Cisl, Uil, Legambiente, Libera e Forum del Terzo settore.
Tra le novità del 2015 di Fa’ la cosa giusta! Umbria è bene ricordare il VeganOK EXPO, un’iniziativa realizzata in collaborazione con il team della Certificazione Etica VeganOK, con VeganOK Tg News e con il patrocinio di Assovegan – Associazione Vegani Italiani Onlus.
Fa’ la cosa giusta! Umbria rientra in un piccolo circuito che a livello periferico comprende anche la versione trentina e quella siciliana della fiera, ed è organizzata da Fair Lab, società costituita da giovani professionisti, specializzata nell’organizzazione e nella promozione di eventi. Come un anno fa, anche stavolta a Umbriafiere ci sarà anche «Luoghi Comuni».
Testo di Giovanni Dozzini