A Magione sette donne per liberare le menti

Da poco più di un anno l’associazione LiberaMenti opera nel comune di Magione con iniziative originali e inclusive

L’associazionismo è la forma di egoismo più grande che c’è. Torna indietro molto più di ciò che dai”. A parlare è Simona Mezzasoma, presidente dell’associazione LiberaMenti, che è nata a metà 2023 a Magione. Lei, da anni attiva nei consigli delle scuole del comune come rappresentante e lanciatrice di iniziative all’interno di altre organizzazioni, sentiva l’urgenza di attivarsi ancora più centralmente per il proprio territorio. L’occasione è sorta durante la festa di Carnevale, promossa dalla Pro loco locale: “Tra l’allestimento di una scenografia e la creazione di maschere a tema Peter Pan, mi sono ritrovata circondata da persone con cui percepivo un feeling particolare, lo stesso desiderio di darsi da fare. E così, ho proposto loro di fondare un’associazione. Sembrava non attendessero altro”.

Sono sette, le donne che fanno parte del consiglio direttivo di LiberaMenti: le due Simone, Irene, Benedetta, Chiara, Sara e Francesca, aiutate dai soci ordinari Sabrina, Paola, Anna e Emanuele”. Le criticità del territorio, avvertite da loro in maniera unanime, sono l’assenza di spazi e attività pensati per bambini e adolescenti, ma anche la necessità di arricchire le proposte culturali offerte alla cittadinanza.

Ovviamente non parleremmo di cultura se non rivolgessimo uno sguardo anche al tessuto sociale nel quale siamo inglobati. In quel caso, infatti, parleremmo di intrattenimento, e noi saremmo dei semplici animatori. Invece con la nostra associazione noi vogliamo rivolgerci ai cittadini, farli partecipi e attivi. Da qui il nome che abbiamo scelto per identificarci”, afferma Simona.

Un esempio di questa attenzione al sociale è la proposta che LiberaMenti ha introdotto nel programma magionese del Maggio dei Libri 2024, iniziativa di livello nazionale volta a rendere la letteratura fulcro della crescita personale, culturale e civile, portando i libri e la lettura fuori dalle biblioteche. Nell’area dei giardini di Magione, insieme agli alunni dell’Istituto Omnicomprensivo G. Mazzini ITE, l’associazione ha organizzato l’incontro ‘Letture in Viaggio’, delle letture in doppia lingua che prevedevano un contributo libero da parte dei partecipanti.

Noi del consiglio direttivo non siamo esperte di scrittura e lettura. Volevamo però sia coinvolgere i ragazzi della scuola del comune, che ci hanno aiutato in modo straordinario, che una fetta di cittadini, quelli provenienti da altri Paesi, che di solito non partecipa a questi eventi”. Il risultato si è rivelato potente: ai giardini, persone originarie di Marocco, Tunisia, Perù, India, Romania e Ucraina si sono presentate per leggere qualcosa nella propria madrelingua, per poi tradurla al pubblico. Alcuni partecipanti, le cui competenze in italiano non erano sufficientemente alte, sono state aiutate dai figli nella traduzione, rendendo la lettura intergenerazionale. C’è stata una ragazzina tunisina che ha condiviso il testo di una canzone rap di protesta; c’è stato l’ascolto di una poesia in arabo, la cui musica è stata condita dal suo significato, tradotto in contemporanea per i presenti. “L’evento è andato talmente bene e l’adesione è stata così accorata che abbiamo replicato la stessa formula durante altri tre incontri, che abbiamo scaglionato durante l’estate. Dopo questo successo, LiberaMenti si è posta l’obiettivo di popolare la biblioteca comunale di libri in lingua straniera, creando un angolo apposito, e di continuare lì le letture in doppia lingua”.

L’associazione, sebbene di fondazione recente, si sta muovendo poi per costruire una rete che si muove dal basso e coinvolge soggetti che lavorano sul territorio sia in via istituzionale che volontaria. Un esempio è il lavoro svolto con il Circolo Ricreativo Soccorso, organizzatore della Festa della Madonna del Soccorso e delle Noci di Magione, attraverso il lancio di un ‘apericinema’, serata a cui si è abbinata l’offerta di un aperitivo alla proiezione di un film sul tema della diversità. A inizio settembre, poi, l’associazione è stata contattata dal Comitato dei Genitori della scuola dell’infanzia e primaria Circolo didattico di Magione, per pianificare una raccolta di materiale didattico per i due istituti. Simona racconta: “Diverse cartolerie e supermercati del comune ci hanno accolto, permettendo la donazione di un quantitativo enorme di risme di carta, quaderni, colle, zaini e molto altro. Considerati i fondi statali ristretti, la fornitura gratuita di questo materiale è stata davvero di grande aiuto”.

Ciò che intende promuovere LiberaMenti nel futuro sono, ancora, iniziative di interesse per le comunità non italofone del territorio – come cene multietniche con spettacoli folkloristici, che avranno luogo a primavera 2025 – e per i più giovani.

A Magione, come altrove, c’è un’emergenza che riguarda gli adolescenti. Noi dell’associazione siamo quasi tutte genitori e li vediamo, i ragazzi, trascorrere interi pomeriggi al centro commerciale o protagonisti di tristi atti vandalici. La fontana dei giardini comunali e il monumento dell’Avis sono stati imbrattati o deturpati, e probabilmente la ragione dietro questi scempi è la noia. Sarebbe bello pensare insieme ad altri enti del territorio, primo tra tutti il Comune, alla creazione di uno spazio di cui i ragazzi siano artefici. Sia della sua costruzione fisica, che restituisca loro la bellezza di impegnare anche la propria manualità, che delle attività da svolgere al suo interno, siano queste feste, proiezioni, laboratori di musica digitale o perfino di ricostruzione unghie. Qualsiasi cosa a loro interessi, purché vivano le loro interazioni in maniera più stimolante”.